MOZIONE n. 60 del 19/07/2023
Sull’autonomia speciale al Museo Archeologico Nazionale di Crotone ed al Museo e Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna (Legge 29 luglio 2014, n. 106).

Il Consiglio Regionale,

Premesso che:
- la Calabria è una delle regioni italiane con il più alto numero di siti archeologici, patrimonio inestimabile per l’intera umanità;
- tra gli innumerevoli siti di interesse archeologico i Musei di Crotone e Capo Colonna, con annesso Parco archeologico, sono tra i più belli e suggestivi della Magna Graecia;
- l’Antica Kroton, tra le più potenti e influenti città della Magna Graecia, giocò un ruolo fondamentale nella storia di Capo Colonna dove fu edificato il Tempio di Hera Lacinia, oggi Area archeologica di Capo Colonna situata nel cuore dell’Area marina protetta di Capo Rizzuto;
- Capo Colonna è simbolo della grecità d'Occidente ed anche uno dei santuari più importanti e meglio conosciuti della Magna Graecia i cui reperti antichi rinvenuti sul luogo - gioielli in oro, vasi di terracotta e tanti altri doni portati dai pellegrini devoti, tra cui il famoso Diadema aureo e la misteriosa Barchetta nuragica - oggi sono custoditi presso il Museo archeologico di Crotone;
considerato che: - le attività di gestione, valorizzazione, comunicazione e promozione del Museo archeologico nazionale di Crotone ed il Museo e Parco archeologico nazionale di Capo Colonna sono fortemente connesse alla programmazione delle attività di competenza della Direzione regionale musei Calabria, organo periferico del ministero della Cultura, che opera sul territorio regionale con l’obiettivo di valorizzare e rendere fruibili i musei, i monumenti e i parchi archeologici statali;
- la mission della Direzione regionale musei Calabria sembrerebbe non trovare riscontro relativamente ai servizi da erogare ai musei pitagorici le cui attività di valorizzazione del patrimonio archeologico sono state garantite, nonostante la grave carenza di personale, grazie al positivo spirito collaborativo tra personale e direzione museale crotonese;
- sulla base dei dati ministeriali, i musei di Crotone, ad oggi, sono secondi solo al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, nonostante la presenza di un inferiore spazio espositivo rispetto ad altre realtà calabresi e di una superficie minore per quanto concerne l’area del parco;
preso atto che: - in più occasioni sugli organi di stampa è stata messa in evidenza da turisti ed operatori la situazione disastrosa e degradata in cui versa il Parco archeologico di Capo Colonna, caratterizzata principalmente dalla proliferazione a dir poco invasiva della vegetazione;
- la stessa circostanza si registra nella cosiddetta area spettacoli (teatro), localizzata dietro il museo, e nel Giardino di Hera, interno alla struttura museale, impraticabili per la presenza di vegetazione esageratamente alta;
- l’inquadramento amministrativo dei musei pitagorici determina una competenza diretta per quanto attiene interventi di manutenzione, anche ordinaria, alla Direzione regionale musei Calabria;
- questo status di dipendenza organizzativa mal si concilia con le esigenze di tutela del patrimonio archeologico di uno dei siti più importanti del meridione ed è pertanto necessario adoperarsi per porre rimedio alle carenze organizzative dei musei e di manutenzione del Parco archeologico;
- dell’atto deliberativo approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale della città di Crotone che manifesta la necessità di rilanciare i musei ed il Parco archeologico pitagorici attraverso un istituto autonomo direttamente rispondente alle esigenze di valorizzazione dei siti;
vista - la netta presa di posizione del Consiglio comunale pitagorico per scongiurare un eventuale accorpamento dei musei e del Parco di Capo Colonna al Parco di Sibari che rappresenta una realtà distante oltre 100 chilometri e, seppur di analoga origine, che si presenta con forme, storia e tradizioni diverse;
considerato che: - tale ipotesi non può essere sostenuta da un’impostazione meramente aziendalistica ponendo in secondo piano criteri oggettivi di natura culturale e storica che non possono essere ignorati;
a ciò si aggiunge il rischio che all'accorpamento del Parco di Capo Colonna a quello di Sibari potrebbe seguire la soppressione della Soprintendenza Abap di Catanzaro e Crotone con sede a Crotone, recentemente istituita;
- scenari positivi, viceversa, potrebbero realizzarsi con il conferimento dell'autonomia, pienamente crotonese, per il Parco e i Musei e le strutture già annesse come la Fortezza di Le Castella, anche in considerazione degli sforzi di natura finanziaria e progettuale che attualmente sono in itinere;
- ai sensi dell’articolo 14, comma 2, del decreto- legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106 gli istituti e luoghi della cultura statali e gli uffici competenti su complessi di beni distinti da eccezionale valore archeologico, storico, artistico o architettonico, possono essere trasformati in soprintendenze dotate di autonomia scientifica, finanziaria, organizzativa, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e nel rispetto delle dotazioni organiche definite in attuazione del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135;
- il Museo archeologico nazionale di Crotone ed il Museo e Parco archeologico nazionale di Capo Colonna rientrano senza dubbio tra i luoghi della cultura indicati dalla norma de qua;
tanto premesso
Impegna la Giunta regionale
a rendersi promotore presso la Direzione museale Regionale, e quindi al ministero della Cultura, della richiesta di assegnazione di autonomia speciale al Museo archeologico nazionale di Crotone ed al Museo e Parco archeologico nazionale di Capo Colonna, ai sensi dell’articolo 14, comma 2, del decreto- legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106

Allegato:

19/07/2023
A. LO SCHIAVO, A. TALERICO